Vinosanto da uve affumicate

Presidio Slow Food dell'Alta Valle del Tevere
Il Vinosanto da uve affumicate dell’alta Valle del Tevere è un vino dolce, dal colore ambrato, con una tradizione molto antica e particolare che affonda le sue radici nella vita contadina più vera e genuina.
Questo vino, dagli spiccati aromi terziari e da un particolarissimo sentore di affumicato, è sempre stato considerato dai contadini un vino per le occasioni speciali, da offrire a familiari o amici in particolari ricorrenze.

Il Vinosanto da uve affumicate, oggi come allora, è prodotto esclusivamente da uve a bacca bianca, principalmente trebbianoidi, ma anche da altri vitigni come la Malvasia e il Malfiore, quest’ultimo un vitigno tipico dell’Alta Valle del Tevere quasi scomparso che, grazie al mantenimento della tradizione di questo vino, sta venendo recuperato e salvato dall’estinzione.

La nostra azienda è uno dei pochi custodi di questo vitigno.

La vendemmia iniziava i primi di ottobre e le uve del Vinosanto erano le prime ad essere raccolte: i grappoli più belli erano selezionati in pianta e da lì portati nelle case contadine dove venivano appesi con “coppiole” di cotone nelle cucine o nelle soffitte, dove venivano lasciate ad appassire fino a fine febbraio.

Vinsanto affumicato dell’alta valle del Tevere
Vinsanto affumicato dell’alta valle del Tevere

Nel periodo di appassimento le uve assorbivano indirettamente il fumo prodotto da stufe o camini, affumicandosi a loro volta.

Una volta ottenuto il mosto dalla Torchiatura, il Vinosanto veniva messo in caratelli di rovere insieme alla madre, dove rimaneva per molti anni…

Tuttora, nella nostra azienda, l’invecchiamento del vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere – presidio Slow Food – “Cesare di Galparino” è minimo 10 anni.
Non per niente, i vecchi contadini, dicevano: “fallo e dimenticatene”…

La madre, tramandata di generazione in generazione, può essere considerata “l’ingrediente” segreto che rende il Vinosanto distinguibile da una famiglia all’altra. Il metodo di produzione di questo vino dolce, infatti, è uguale per tutti in alta Valle del Tevere: quello che lo contraddistingue sono i sapori, i sentori e i colori che gli vengono conferiti dalla madre di ogni famiglia produttrice.

Ancora oggi noi produciamo il Vinosanto “come tradizione vuole”. Le uve sono appassite in un ambiente particolare, la Vinsantaia, un luogo unico dove storia, tradizione e passione si uniscono per continuare a produrre questo vino che ormai poche famiglie ancora fanno.

Proprio con lo scopo di mantenere la tradizione e questa antica pratica agricolo-vitivinicola, Slow Food, la grande associazione impegnata nella salvaguardia e nel mantenimento del cibo “buono pulito e giusto” ha trovato nel progetto del Vinosanto da uve affumicate e nella volontà di mantenere, salvaguardare e portare avanti una tradizione, un buon progetto da sostenere ed appoggiare.

Dal 2014 il Vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere è uno dei due presidi Slow Food presenti nella zona, e unico nel suo genere in Italia e al Mondo!

Nel nostro piccolo ci impegniamo, anche nel mantenere la biodiversità vegetale: in alcuni dei nostri filari di vite più antichi è presente una varietà autoctona, il “Malfioreche è in fase di estinzione. La nostra azienda è uno dei pochi custodi rimasti di questa varietà che si impegna affinchè non si perda definitivamente questa specie.

Preservare la biodiversità vegetale, per noi, significa anche coltivare piante da frutto di varietà antiche che abbiamo ottenuto dai custodi di queste specie, affinchè possiamo dare il nostro contributo nel mantenere la tradizione legata a questi frutti dimenticati.

Vinsanto affumicato dell’alta valle del Tevere